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Montagne di Libri

Aggiornamento: 27 mag 2020

Come vi ho raccontato nel presentarmi, una passione viscerale mi accompagna praticamente dalla seconda elementare: i libri.

Come il mio papà e mia sorella, qualsiasi cosa che riporti dei caratteri stampati esercita su di me un'attrazione fatale: la mia mamma si divertiva un sacco a raccontare che quando cercava uno di noi e sentiva solo silenzio in risposta al suo chiamarci, sicuramente sapeva di trovarci con un libro tra le mani.

Nonostante spesso il tempo scarseggi, anche solo due righe di lettura quotidiane sono indispensabili.


Cosa leggo? Beh fondamentalmente nella mia libreria troverete libri storici, in particolare sulla storia recente (dalla prima guerra mondiale in poi), romanzi a sfondo storico, biografie, tanta Oriana Fallaci, tanto Nuto Revelli ed altri autori della mia terra e poi ovviamente libri che parlano di montagna.


Proprio a questo riguardo alcuni giorni fa mi è venuta questa idea: per qualche settimana vorrei provare a parlarvi di alcuni di questi libri a tema montagna, senza pretese, semplicemente per lasciarvi qualche spunto di lettura o per magari confrontarci su qualche libro che anche voi avete magari letto.


Le recensioni che vi propongo sono interamente frutto della mia penna, prese dal mio inseparabile quaderno dove da anni annoto pensieri e riflessioni sui libri letti.


Portami lassù di Cristina Giordana
Portami lassù

Il primo libro di cui vi parlo per inaugurare questo "progetto" è "PORTAMI LASSU'" di Cristina Giordana: la storia di Luca inizia sulle mie stesse montagne di casa, anche lui ne è profondamente innamorato, un amore difficile da raccontare, un amore il cui significato è comprensibile solo a chi lo prova.

La storia di Luca però si interrompe bruscamente sul Cervino: una caduta in quell'ambiente che considerava casa gli è fatale.

Luca lascia improvvisamente amici e famiglia, ma è un distacco solo fisico, perchè la sua presenza, la sua energia travolgente accompagnano la mamma e gli amici fino alla realizzazione di quello che era il suo sogno, arrivare in cima al Dhaulagiri.


Perchè ho scelto questo libro? Certo perchè la storia di Luca ha come filo conduttore la montagna, ma soprattutto per la sua storia, per come mi sono ritrovata nelle sue parole quando cerca di far capire alla sua mamma il perchè ami tanto la montagna, il perchè lei non debba preoccuparsi quando lui è lassù.


Io ho avuto la fortuna di incontrare personalmente la mamma di Luca durante una serata di presentazione del libro: è ovvio che in lei trasparisse il dolore per la sua perdita, ma le sue parole, toccanti ma piene dell'energia di Luca hanno dato concretezza al messaggio che il libro ci lascia: "Ciascuno ha la sua notte, ma ad un certo punto il buio si squarcia e riappare l'aurora".


Ora tocca a voi, leggetelo e fatemi sapere che ne pensate!

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